Il ministero dello Sviluppo economico, guidato da Corrado Passera, ha inviato agli operatori tv nazionali e locali i provvedimenti relativi all’assegnazione dei diritti d’uso definitivi delle frequenze televisive. Tali diritti dureranno 20 anni, come previsto da altri settori delle Tlc e come consentito dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche e dal regolamento Agcom 353/11/CONS (il periodo di rilascio deve consentire l’ammortamento degli investimenti necessari alla valorizzazione delle infrastrutture). Alle tv nazionali sono state rilasciate 19 frequenze (16 in DvbT: 4 a Rai, 4 a Mediaset, 3 a TiMedia e 5 ad altri soggetti; 3 in DvbH); a queste si dovranno aggiungere altre sei frequenze, che verranno assegnate con la prossima gara economica (ex beauty contest). Sorpresa per la mossa del ministero, considerato che la nuova Agcom non si è ancora insediata, per il mancato coordinamento con internazionale con i Paesi confinanti che non consentirà di registrare a Ginevra le frequenze, per l’impossibilità di assegnare alle tv locali delle frequenze definitive e le varie situazioni di contenzioso. Secondo il ministero, però, la procedura applica la legge 220/10 e il dl n. 34/11, secondo i quali i titoli provvisori rilasciati a livello regionale dal 2008 al 2012 devono essere trasformati in definitivi entro il 30 giugno 2012, in coincidenza con lo switch-off nazionale. Lo Stato potrà comunque apporre limitazioni, condizioni e obblighi in seguito: il provvedimento, inoltre, prevede che il diritto d’uso possa esercitarsi su frequenze diverse da quelle assegnate, che consentano un’eguale capacità trasmissiva.
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