Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge per la riforma della Rai. Depositato da Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia, sarebbe il nono al vaglio della Commissione Lavori pubblici del Senato.
Come anticipato da Il messaggero, il testo conferma sette membri per il consiglio di amministrazione, ma nuove modalità per la loro nominata. Il testo prevede infatti lo scrutinio segreto per i quattro componenti scelti da Camera a Senato (attualmente il voto è palese). Il rappresentante designato dai lavoratori dovrà avere un contratto a tempo determinato, mentre il membro di nomina governativo dovrà essere indicato da Mef di intesa con il ministero delle Imprese e del made in Italy. Il settimo, infine, sarà scelto dal presidente del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro) tra una rosa di esperti del Consiglio, nominati dal presidente della Repubblica (su proposta della presidenza del Consiglio): si tratta di esponenti della cultura economica, sociale e giuridica.
Il consiglio dovrebbe restare in carica cinque anni, mentre per l’elezione del presidente basterà la maggioranza semplice in Commissione di Vigilanza e non più quella dei di due terzi.
Sul fronte canone, il ddl riprende quanto proposto da Forza Italia, ovvero una riduzione massima del 5%. Il mandato dell’ad non dovrebbe essere revocabile se non per giusta causa durante l’incarico gli verranno attribuiti poteri da consigliere. La selezione sarà la stessa prevista per i componenti di Agcom, ovvero comprovata esperienza e competenza nel settore delle comunicazioni, onorabilità e indipendente.
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