©EuropeanUnion2025In vista della revisione della Direttiva sui servizi media audiovisivi (AVMS), sia Ebu (associazione delle tv pubbliche) e Act (associazione dei broadcaster commerciali e Vod) hanno espresso il loro appoggio a quanto stabilito dal Consiglio d’Europa in termini di priorità.
«Il Consiglio ha giustamente fanno notare che la prominence dei servizi media di interesse generale deve essere tenuta in considerazione durante questo processo», dichiara Ebu in una nota ufficiale.
«Le Conclusioni riconoscono correttamente la necessità di un maggiore level playing field e riconosce la concorrenza tra servizi media audiovisivi, piattaforme di video sharing e influencer», aggiunge Act. «Qualsiasi potenziale modifica alla direttiva AVMS richiede una valutazione completa degli sviluppi del mercato, un’analisi delle interazioni della direttiva con il DSA (Digital Service Act, ndr), DMA (Digital Markets Act, ndr.) e EMFA (European Media Freedom Act, ndr.), e solide valutazioni di impatto per far sì che ogni intervento sia mirato e proporzionato verso esigenze dimostrabili», scrive anche ACT.
A questi link, le dichiarazioni ufficiali di Ebu e di Act.
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