Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Sky, imponendo alla pay tv di ridurre le spese di recessione pagate da ex abbonati tra aprile 2007 e settembre 2008. L’importo per il recesso non dovrà dunque superare gli 11,4 euro e coinvolge circa 80mila casi. Il tribunale ha ritenuto corretta la delibera dell’Authority delle telecomunicazioni che aveva applicato il decreto Bersani – recepito dopo il settembre 2008. Il decreto limita le spese recuperabili a carico dell’utente ai soli costi sostenuti dall’operatore nella fase terminale del rapporto (ovvero i costi del recupero dei decoder da parte di SkyCenter e la consegna a Sky).
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