Potrebbe diventare realtà già dai prossimi palinsesti autunnali la nuova policy che regolamenta il rapporto con gli agenti in Rai. Ieri, il consiglio di amministrazione ha infatti ascoltato la proposta dell’ad Fabrizio Salini per adottare il regolamento in merito, già messo a punto a suo tempo dalla Commissione di Vigilanza e da Agcom. In particolare, scatterà il divieto di rappresentare oltre il 30% dei ruoli primari presenti in una produzione. Inoltre, un agente non potrà essere allo stesso tempo produttore di una trasmissione e agente degli artisti che vi prendono parte. A questo proposito, andrà chiarita la posizione di Fabio Fazio, che non è solo conduttore di Che tempo che fa, ma ne è anche produttore con L’Officina, di cui è azionista insieme a Magnolia (ora Banijay Italia). La nuova policy entrerà in vigore il 17 settembre, ma il cda ne ha chiesto l’applicazione già dai palinsesti autunnali, senza però intaccare i contratti in essere. Sui prossimi palinsesti pende anche la scure dei tagli ai compensi, su cui l’ad è intenzionato a intervenire. Ieri è stata inoltre discussa una richiesta della commissione di Vigilanza (firmata dal presidente Barachini), sostenuta da Usigrai e presentata dalla consigliera Rita Borioni, che chiede la valorizzazione delle risorse interne, il sostegno alle produzioni italiana e una adeguata ed efficace mediazione sui social network. Una valorizzazione maggiore delle risorse interne metterebbe però in dubbio l’ingresso di nuovi talent nella prossima stagione (tra questi, Luisella Costamagna, che dovrebbe condurre Agorà al posto di Serena Bortone, la quale dovrebbe passare all’intrattenimento pomeridiano di Rai1). Il consiglio si riunirà venerdi mattina per parlare del canale istituzionale e quello in inglese, che dovrebbero essere affidati a Luca Mazzà e Fabrizio Ferragni. Il cda dovrà esprimere un parere sulle nomine, ma non sarà vincolante.
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