La riforma della Rai dovrà, apparentemente, aspettare. Secondo quanto riportato da “la Repubblica”, il presidente del Consiglio Mario Monti avrebbe per il momento accantonato l’ipotesi di riforma della legge Gasparri. In gioco, spiega la testata, ci sarebbero troppe ripercussioni politiche, come ha dimostrato l’annullamento del vertice previsto ieri mattina con Alfano (Pdl), Bersani (Pd) e Casini (Udc): all’origine, il ritiro di Alfano a causa dei temi dell’incontro, giustizia e Rai. Monti starebbe quindi valutando le tre nomine che spettano al governo, presidente, direttore generale e consigliere di amministrazione: nessuno dei tre attualmente in carica (Paolo Garimberti, Lorenza Lei e Angelo Maria Petroni) dovrebbe essere confermato, anche se Silvio Berlusconi avrebbe imposto il suo veto sulla sostituzione dell’attuale dg. Monti starebbe valutando nomi di altissimo profilo e non riconducibili a partiti e si sarebbe inoltre affidato a una società di cacciatori di teste. Il Pd, però, spinge per una riforma del servizio pubblico e sarebbe intenzionata a portare avanti la minaccia già espressa nelle settimane precedenti, ovvero non indicare i propri membri né votare in Vigilanza se rimarranno le regole attuali.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it