Rai: scompare il bollino di qualità

Nel testo finale del contratto di servizio tra Rai e ministero delle Comunicazioni non compare il cosiddetto bollino di qualità, che pure era stato approvato all’unanimità dalla commissione di Vigilanza e impegnava la Rai a rendere riconoscibili con segnali visivi la programmazione finanziata dal canone rispetto a quella finanziata dalla pubblicità. La denuncia è partita dal presidente della commissione Mario Landolfi. Il ministero ha replicato in una nota che si tratta di un aspetto marginale e che nel testo definitivo è stato recepito il 90% delle osservazioni della Vigilanza, poiché i pareri sono obbligatori ma non vincolanti. Ma soprattutto perché già il contratto di servizio prevede un “indice del valore pubblico dei programmi”, monitorato parallelamente all’Auditel.

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