Rai Pubblicità cresce nella raccolta digital

Tra gennaio e maggio 2022 la concessionaria ha registrato un +20%. Il direttore dell’area Digital e Cinema, Francesco Barbarani: “Guardiamo alle pianificazioni in maniera sempre più integrata”
Francesco Barbarani-Rai-Pubblicità

Crescita a doppia cifra per la raccolta digital di Rai Pubblicità, che nei primi cinque mesi dell’anno (gennaio-maggio 2022) ha registrato un +20%. Il dato è stato comunicato in occasione della presentazione dei Palinsesti di Rai Pubblicità, tenutosi nella serata di martedì 28 giugno. “Siamo di fronte a un’evoluzione distributiva che porta a un incremento della nostra copertura”, ha affermato Francesco Barbarani, direttore area Digital e Cinema di Rai Pubblicità. “Il consumatore e i suoi modi di fruizione si sono evoluti e noi ci siamo evoluti di pari passo”. Barbarani ha poi posto l’attenzione sul traffico generato dalle connected Tv: “Il 37% del nostro traffico digitale sul video è fatto da connected, mentre l’anno scorso eravamo al 20%. È molto interessante anche sottolineare che, a livello anagrafico, il profilo del fruitore della connected tv è complementare a quello televisivo, tant’è che l’80% è sotto i 55 anni.

Il manager di Rai Pubblicità ha sottolineato poi la stretta relazione tra contenuto e brand safety: “Il nostro prodotto è riconosciuto dal mercato come sicuro, coinvolgente, vario e ricco di messaggi valoriali. Senza contare che il nostro editore negli ultimi anni ha prodotto oltre 300 original per la piattaforma RaiPlay. La ricchezza e la qualità del contenuto broadcast nativo e la forza aggiuntiva del digital ci permettono di avere tempi di permanenza di oltre 49 ore al mese sulle nostre piattaforme video”. 

Rai Pubblicità: una pianificazione sempre più integrata

Nel corso del suo intervento, Barbarani ha poi sottolineato come la concessionaria, lavorando sui dati di prima parte, “che sono i più pregiati”, cerchi “un’armonia tra tutti gli schermi, guardando alle pianificazioni in maniera sempre più integrata. Possiamo partire dalle audience televisive, che oggi grazie alle banche dati esistenti riusciamo a elaborare con più precisione. Oppure possiamo partire dalle audience digitali, che ci consentono di lavorare di fino su comportamenti, profili, target valoriali e obiettivi di marketing, appoggiandoci sui nostri contenuti qualitativi premium e sui 20 milioni di utenti registrati”. Il direttore dell’area Digital e Cinema di Rai Pubblicitàha poi posto l’accento sulla qualità dell’impaginazione del digital, sia in termini di affollamento che in termini di dimensioni dello schermo. Una qualità che, ha sottolineato, “ci permette di avere risultati superiori al benchmark di mercato, con una viewability pari al 90%. L’impaginazione di RaiPlay performa talmente bene che è diventata un modello su cui abbiamo basato la nuova impaginazione pubblicitaria televisiva. Infatti, il golden minute, break della durata di 60 secondi massimo, può essere considerato il corrispettivo televisivo del break digitale”.

Infine alcune stime di ascolto sui Mondiali. “Avremo un ascolto medio di 5,5 milioni in day time, a cui si assoceranno gli ascoltatori sulla piattaforma digitale e tutti quelli legati alle piattaforme audio. Mentre l’ascolto medio delle partite di prime time si attesterà attorno agli 8 milioni e mezzo. I Mondiali raggiungeranno sul solo mezzo televisivo il 50% di share. Nove italiani su 10 avranno visto o sentito l’evento sulle nostre piattaforme”.

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