La quotazione di RaiWay in Borsa ha bilanciato gli impatti della legge 89 del 2014 (taglio dei 150mln di euro voluto dal Governo), con conseguente forte riduzione dell’indebitamento del gruppo Rai rispetto al 2013. La previsione di chiusura di fine anno «evidenzia una gestione operativa in sostanziale equilibrio» e un «risultato netto positivo». I primi nove mesi dell’anno di Rai si sono chiusi con una perdita pari a 137,3mln dovuta ai tagli governativi. Escludendo questi ultimi, la perdita sarebbe stata di circa 25mln, in miglioramento rispetto al 2013, anche grazie all’incidenza dei grandi eventi sportivi, pari a 95mln di euro. Il cda Rai, oltre ad aver deliberato la nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari come previsto per le società quotate, ha approvato a maggioranza il piano fiction per il 2015: al momento del voto hanno lasciato la riunione i consiglieri Rodolfo De Laurentiis e Antonio Verro, mentre si sono astenuti Antonio Pilati e Guglielmo Rositani. Il piano è dunque passato con i quattro voti favorevoli di Gherardo Colombo, Marco Pinto, Benedetta Tobagi e della presidente Anna Maria Tarantola. Le perplessità sul piano riguardano, in particolare, l’equilibrio delle scelte editoriali, secondo alcuni caratterizzate da serialità troppo lunghe e tematiche che, per inseguire a ogni costo la mission di servizio pubblico, rischiano di penalizzare gli ascolti, e la selezione dei produttori, «sempre i soliti noti», secondo le voci critiche del piano.
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