Rai, nessuna violazione di statuto e anticorruzione

«Lo statuto e il piano triennale anticorruzione sono stati pienamente rispettati e, per la prima volta nella storia della Rai, i nuovi dirigenti hanno quasi tutti contratti triennali, il che consentirà di risparmiare cifre molto significative negli anni a venire». È questa la smentita di viale Mazzini intervenuta in seguito alle polemiche sulle assunzioni decise dal nuovo direttore generale Antonio Campo Dall’Orto e all’esposto dell’Usigrai all’Autorità anticorruzione e alla Corte dei Conti. «Nomine fatte», precisa una nota aziendale, «facendo ampio ricorso allo strumento del job posting per il reperimento di professionalità interne». Inoltre, prosegue la nota, «i manager esterni assunti, alcuni dei quali in sostituzione di altri che hanno lasciato l’azienda, non sono 20 ma 17, e il loro costo non è di 8mln di euro, come ipotizzano i sindacati, bensì di circa 4mln».

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