Rai: nessun tetto per gli artisti. L’ok del Mise

Via libera dal Ministero dello Sviluppo economico alla Rai, che potrà pagare liberamente, secondo i criteri di mercato, i propri artisti senza sottostare al tetto alle retribuzioni di 240 mila euro l’anno, che resta invece invariato per dipendenti, consulenti e collaboratori di altro genere. La conferma arriva da una lettera spedita in Viale Mazzini dal sottosegretario Antonello Giacomelli, dove è stato allegato anche il parere dell’Avvocatura di Stato, favorevole al non estendere il tetto agli artisti. Il ministero ha però invitato la Rai a dotarsi di un regolamento interno per individuare cosa sia davvero una prestazione artistica. Uno dei casi limite sarebbe quello di Bruno Vespa, che oepra a cavallo tra l’attività artistica, autorale e giornalistica (quest’ultima rientra nel tetto). Il conduttore di Porta a Porta ha già fatto sapere che i suoi contratti con la Rai, già dal 2011, sono concepiti come “prestazioni artistiche”, con contributi Enpals.
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