Rai: le linee del piano editoriale

“Ridisegno complessivo dell’offerta televisiva”e “ addio alle posizioni intoccabili”. Sono alcune delle linee guida contenute nel piano editoriale proposto la scorsa settimana dal dg Claudio Cappon e messo a punto dal vicedirettore generale Giancarlo Leone, il direttore palinsesti Chicco Agnese e la direttrice marketing Deborah Bergamini. Nel piano si parla di una profonda crisi del servizio pubblico (l’età media attuale dell’audience Rai è di 51,6 anni) che, per risalire la china dovrà effettuale un profondo ripensamento dei palinesesti. Tra i punti chiave da seguire, occorrerà evitare programmi simili in onda contemporaneamente su più reti, recuperare la proizione e progettualità interna, esercitare un nuovo controllo editoriale sulle produzioni esterne, riaprire gli spazi di seconda serata. Capitolo chiuso, poi, quello dei reality, mentre si prospetta la creazione di una struttura ad hoc per l’intrattenimento e un nuovo impegno nell’attività di scouting. Il servizio pubblico dovrà inoltre ritornare alla cultura: essendo infatti emerso che “la tv è considerata un’alternativa al consumo di cultura”, Rai deve far sì la cultura diventi un vero e proprio genere televisivo, iniziando con l’inserimento di maggiori elementi di arte, cinema, letteratura, teatro e musica nella programmazione attuale.

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