Dall’intelligenza artificiale al ruolo della politica, ecco gli argomenti principali affrontati dalla presidente Marinella Soldi
Dal ruolo dei dati nella crescita dell’azienda, alla politica e l’intelligenza artificiale. La presidente Rai Marinella Soldi è intervenuta ieri davanti alla Commissione di Vigilanza. Prima di affrontare il caso Scurati-Bortone (tema che ha naturalmente travalicato le dinamiche aziendali), Soldi ha voluto fare un bilancio del suo triennio da presidente della Rai. Di seguito, i principali temi affrontati con le sue dichiarazioni, anche in risposta agli interventi dei commissari parlamentari:
- GLI ASCOLTI: «La share tv che di solito usiamo non è più una misura sufficiente per capire quanto il contratto di servizio chiede, quindi essere rilevanti per tutti»
- L’AZIENDA: «Bisogna guadagnare fiducia con la trasparenza».
- IL PIANO INDUSTRIALE: Soldi ha individuato tre criticità, ovvero le risorse finanziare, il coinvolgimento di dipendenti, sindacati e stakeholder e il monitoraggio e rispetto dei tempi di attuazione.
- I DATI: «Credo sia necessario che le persone in rai facciano amicizia coi dati, ricevano formazione sui dati e ne apprezzino l’importanza. Bisogna saper scegliere indicatori significativi, darsi obiettivi e misurare man mano i traguardi raggiunti». Creare in azienda, insomma, una cultura del dato.
- L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: È stato costituito un tavolo di lavoro con la stessa direzione che si occupa del Piano industriale, «per massimizzare la cooperazione», attingendo a varie aree dell’azienda. Entro l’autunno dovrebbero essere varate delle policy aziendali. Pur essendoci un tavolo interno, si lavora anche con EBU, l’associazione delle tv pubbliche. Il consiglio di amministrazione ha varato una policy per evitare lo scraping dei contenuti Rai. Un tema molto dibattuto, perché altri servizi pubblici hanno evitato questa scelta. Questo, spiega Soldi, è un’arma a doppio taglio perché impedendo di usare i contenuti di servizio pubblico per il machine learning, allo stesso tempo la IA “impara” – appunto – senza conoscere linguaggi e contenuti dei servizi pubblico.
Infine, il ruolo del SERVIZIO PUBBLICO: «Le mie preoccupazioni sono tante, bisogna guardare al servizio pubblico come ente che deve avere una sua vita e indipendente. Occorre favorire il fatto di prendere la distanza della politica. Il nostro contesto di riferimento non è Mediaset, Nove o la7, ma quei signori americani che costruiscono le echo chamber» (l’isolamento, per così dire, del sistema di informazione web dove le proprie idee e credenze vengono rafforzate perché attinte da un sistema informativo definito che esclude opzioni diverse). «Le persone devono fare un passo indietro rispetto interessi personali per bene visione servizio pubblico a servizio di una democrazia».
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