Le difficoltà di copertura del segnale riscontrate dai canali Rai, che da tempo affliggono alcune regioni italiane più di altre, non sarebbero state comunicate a dovere. È quanto ha affermato in una nota L’Antitrust, che ha avviato un’istruttoria in seguito a una segnalazione di Federconsumatori, dando avvio a dei primi accertamenti, in particolare in Toscana e Trentino Alto-Adige, dove continuano a persistere problemi nella visione dei canali digitali e analogici della tv pubblica. Non solo, secondo l’Antitrust, la Rai avrebbe indotto con i suoi comportamenti i consumatori ad acquistare apparecchiature, come antenne o decoder nuovi, nella speranza di ottenere una migliore qualità del segnale tv. «Si tratta» – si legge in una nota dell’Antitrust- «di spese aggiuntive rispetto al canone annuo, che gli utenti non avrebbero sostenuto se fossero stati a conoscenza che la difficoltà o impossibilità di vedere i programmi Rai dipendevano da problemi risolvibili dal concessionario del servizio pubblico. A queste somme vanno aggiunti, poi, gli oneri derivanti dalla scelta di sistemi televisivi alternativi come quello satellitare». Al vaglio dell’Antitrust anche l’omessa indicazione dei costi del servizio “Risponde Rai”, la linea dedicata alle informazioni su tutte le attività della tv di Stato pubblicizzata come “numero verde”, ma in realtà servizio a pagamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it