Si terrà a fine maggio l’udienza della causa intentata da quattro degli otto consiglieri di amministrazione Rai nei confronti di Viale Mazzini. Si tratta di Arturo Diaconale, Carlo Freccero, Guelfo Guelfi e Giancarlo Mazzucca i quali, essendo pensionati, prestano servizio in cda senza percepire alcun compenso. «Dobbiamo denunciare una situazione paradossale: mentre si continua a discutere se sia legittimo o meno il tetto dei 240 mila euro di compenso annuo anche per coloro che rientrano nella categoria degli artisti della Rai, quattro degli otto membri del consiglio, i firmatari di questa lettera, in quanto pensionati, continuano a non percepire alcun compenso, sia pur modesto, anche se sono stati eletti dal Parlamento e nonostante le indubbie responsabilità oggettive del loro incarico. E debbono, anzi, pagare, di tasca propria la polizza annuale dell’assicurazione in grado di proteggerli, economicamente parlando, da eventuali errori amministrativi», scrivono in una lettera congiunta. L’attuale cda è entrato in carica nel 2015: in base alla legge 114/2014 i quattro non avrebbero potuto assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato, ma avrebbero potuto comunque mantenere l’incarico gratuitamente solo per un anno. «In questi due anni», scrivono, «il Cda ha, comunque, continuato a svolgere regolarmente la sua attività nella convinzione che la anomalia fosse tale da imporre di essere affrontata e risolta. Nulla di tutto questo è successo e, quel che è peggio, non c’è ancora nessun segnale all’orizzonte per risolvere la palese ingiustizia».
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