Rai: già modificato il contratto di servizio

Dall’iter parlamentare è uscito un nuovo contratto che regola i rapporti tra il ministero delle Comunicazioni e la Rai. La prima e più significativa modifica introdotta dalla Commissione di Vigilanza riguarda le trasmissioni Rai che in alcune zone del Paese si possono ricevere soltanto via satellite. Il contratto, promosso dal vice dg Giancarlo Leone, obbligava il servizio pubblico a trasmettere in chiaro tutti i programmi delle reti generaliste. Nella seconda versione, invece, «la Rai si impegna a verificare…» e così la garanzia si affievolisce. Nel comitato di controllo sulla qualità della programmazione, inoltre, la rappresentanza dell’azienda pubblica passa dal 40% al 50%. Nessuna traccia del vincolo a produrre contenuti specifici per il web, così come dell’«impegno a rispettare i criteri di accessibilità e usabilità» previsti dagli standard internazionali. Scompare, infine, l’obbligo di «rendere disponibili sui siti Rai tutti i contenuti radiotelevisivi trasmessi».

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