Rai, da aprile al centro del programma di governo

«Il 2015 sarà l’anno di Rai, scuola e cultura». Come ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa di fine anno, e confermato nella lettera inviata ai militanti del Pd, «saremo molto presenti sulla Rai, non per occupare spazi, ma per costituire un progetto comune». La parola-chiave del 2015 è la stessa del 2014: ritmo, per dare il senso del cambiamento e dell’urgenza, e per far sì che l’Italia riprenda il suo ruolo nel mondo. In particolare, in aprile l’Esecutivo dovrebbe concentrarsi sulla riforma della tv pubblica, a partire dalla revisione della legge Gasparri per arrivare a nuove regole per rinnovare il consiglio d’amministrazione, in scadenza a maggio. Qualora invece, nonostante l’accelerazione impressa dal Governo, i tempi saranno insufficienti al rinnovo del cda entro la data prevista, potrebbe profilarsi una proroga di sei mesi degli attuali vertici di viale Mazzini (per la sostituzione del dg Luigi Gubitosi circolano i nomi di Vincenzo Novari e Antonio Campo Dall’Orto). Della riforma della governance Rai si sta occupando un gruppo di “saggi” del Pd al lavoro dallo scorso dicembre.

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