Il tetto dei 240mila euro annui per il top management è stato al centro della seduta del cda Rai di ieri, mercoledì 9 novembre. Il limite retributivo, previsto all’articolo 9 della legge 198 approvata il 26 ottobre, verrà applicato con decorrenza immediata ai dipendenti (dovrebbero essere coinvolti 41 dirigenti interni). Verrà invece chiesto all’azionista Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero dello Sviluppo economico un’interpretazione puntuale del testo di legge in merito alla sua applicabilità anche ai contratti di natura artistica.
Il cda ha inoltre affrontato in via preventiva la valutazione degli effetti della riduzione del canone, destinato a passare da 100 euro a 90 secondo l’attuale versione della Legge di Stabilità 2017. Il gettito previsto per il 2016 è stimato in 1,68mld di euro.
Discussioni anche in tema di informazione: il Direttore della Tgr Vincenzo Morgante è stato infatti ascoltato sulle prospettive di sviluppo dell’informazione regionale e ha annunciato di voler dotare di strumenti di trasmissione live leggera alcune delle sedi in queste ancora mancano. Si sono inoltre valutate le prospettive di sviluppo, azioni di ristrutturazione e messa in efficienza dell’Assetto immobiliare Rai. Non si è parlato, invece, del direttore editoriale dell’informazione Carlo Verdelli, che dovrà presentare il suo piano a gennaio.
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