Occorre arrivare a una «netta differenziazione rispetto ai modelli e ai contenuti della tv commerciale». Partono da qui le strategie del piano editoriale Rai, approvato ieri all’unanimità dal cda. Il testo prende atto della differenziazione dei pubblici e della necessità di dare maggiore attenzione ai «fenomeni culturali e sociali che attraversano il Paese e lo scenario internazionale». Il piano mira a valorizzare i processi interni di ideazione e sviluppo dei progetti , nonché la realizzazione dei programmi Rai su altre piattaforme. Ieri sono state confermate anche le linee portanti del piano industriale 2008-2010, che prevede azioni di contenimento dei costi, e al quale dovrà essere affiancato uno studio che verifichi la possibilità di valorizzare i contenuti Rai su tutte le piattaforme, l’ingresso nel mercato pay e la realizzazione di una piattaforma satellitare.
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