La pubblicità continua a scendere (-20% a fine anno) e per la Rai la perdita 2009 potrebbe sfiorare gli 80mln di euro. Nel 2010 si preannuncia un budget in rosso per 200-250mln, altri 150 sono previsti nel 2011 e 200 nel 2012. Così il direttore generale Mauro Masi ha deciso di correre ai ripari e ha portato in cda un documento che propone due alternative per uscire dalla crisi. La prima consiste nel continuare sulla via della leadership dell’offerta gratuita, riducendo l’evasione del canone di almeno il 50% (dal 25% al 12-13%). La seconda ipotesi è ridimensionare le attività aziendali per rientrare delle perdite previste nel triennio 2010-12. In questo caso, le possibilità sono due: o aumentare le risorse da canone o ridurre gli impegni nel servizio pubblico. Mentre sui costi generali la Rai non può tagliare più di tanto, anche perchè il 70-75% delle risorse sono impegnate nel prodotto.
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