In una lettera a “Corriere Economia”, Fabiano Fabiani, presidente dell’Associazione produttori televisivi, precisa che gli investimenti che la Rai destina alla realizzazione di programmi in outsourcing ammontano nel 2007 a circa 440mln di euro per i generi fiction, light entertainment, cartoni animati e documentari, meno di 1/7 dei ricavi, che alimentano un comparto di 200mila lavoratori. Secondo il presidente di Apt, non sarebbero esatti neppure i dati sulle percentuali delle tipologie produttive della Bbc, che deve destinare per legge alla produzione indipendente almeno il 25% della propria programmazione e che, già a partire dal 2004, ha superato largamente la quota del 30% di produzioni realizzate in outsourcing. Del resto, il ricorso alla produzione indipendente non è vissuto in Europa come un problema, quanto, piuttosto, come una risorsa strategica che contribuisce alla competitività delle emittenti.
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