Quote audiovisivo: verso una ridefinizione degli obblighi

Le Commissioni Cultura e Trasporti ridefiniscono gli obblighi delle tv commerciali e dei servizi on demand. Ecco come
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Le Commissioni VII (Cultura, Scienza e Istruzione) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) hanno espresso il loro parere in merito alla revisione del Tusma (Testo unico dei servizi media audiovisivi). Il testo licenziato (che potete leggere qui) prevede una modifica alle quote e sotto quote, tema già emerso nei documenti depositati da diversi attori della filiera, tra cui Mediaset, lo scorso gennaio. Le osservazioni, in particolare, riguardano gli obblighi delle tv commerciali e i servizi di video on demand.

 

QUOTE RIDIMENSIONATE, MA PIÚ PESO ALL’ITALIA

Il testo prevede dunque che le emittenti commerciali riservino alla produzione o acquisto di opere europee realizzate da produttori indipendenti una quota dei propri introiti netti annui in Italia del 10% (non inferiore al 12,5% nel precedente testo). Si ridimensionano anche le quote per i servizi di video on demand (come Netflix o Prime Video), che passano dal 20% al 16%. Aumenta però la percentuale da destinare alle opere italiane: dal 50% al 70%. Si riduce inoltre la sottoquota cinema, che passa dal 3,5% all’1,75% per le televisioni commerciali e a un decimo per i servizi Vod.

 

SÌ ALLE QUOTE ANIMAZIONE

Si chiede inoltre di «specifiche misure per garantire l’investimento e la programmazione con un’apposita sottoquota per le opere di animazione» e che nella Relazione annuale di Agcom alle Camere «sia dato conto dei dati relativi alle verifiche degli obblighi d’investimento in opere di espressione originale da parte dei fornitori di servizi media e audiovisivi a richiesta che hanno la responsabilità editoriale di offerte rivolte ai consumatori in Italia, anche se operanti in altro Stato membro». Per quanto riguarda i produttori indipendenti, viene fatta richiesta di aggiornare il sistema di tutele e degli strumenti di sostegno «alla luce dell’attuale contesto tecnologico e di mercato».

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