Entro il 2029 il mercato Entertainment & Media (E&M) arriverà a valere 3.500 miliardi di dollari, secondo l’ultimo PwC Global Entertainment & Media Outlook 2025-2029. Pubblicità, eventi live e gaming saranno i motori della crescita. PwC stima una crescita con un tasso annuo composto (CAGR) del 3,7% fino al 2029, un ritmo superiore a quello dell’economia globale, ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemici. Delle tre principali categorie analizzate da PwC per delineare le entrate del settore E&M – connettività, pubblicità, spesa consumer -, la pubblicità è quella che crescerà più rapidamente, con un tasso annuo composto (CAGR) del 6,1%, tre volte superiore rispetto alla categoria consumer (2%).
Sarà infatti la pubblicità a guidare i segmenti a più alta crescita nei prossimi cinque anni: retail advertising (15%), pubblicità su social e video mobile in streaming (15%) e pubblicità sulle “TV connesse”, come le smart TV (14%). I formati digitali, che nel 2024 rappresentano il 72% del totale delle entrate pubblicitarie, saliranno all’80% nel 2029, grazie a nuove tecnologie come l’AI e l’iper-personalizzazione. Attenzionato anche il segmento della pubblicità nei motori di ricerca per l’e-commerce, che passerà da una quota del 32,7% nel 2020 al 45,5% nel 2029, e la pubblicità nei videogiochi, in crescita da una quota del 32,8% nel 2024 al 38,5% nel 2029.
L’intelligenza artificiale avrà un alto impatto sulle tv connesse. Nel 2020, gli investimenti pubblicitari sulle TV connesse avevano un valore pari soltanto al 5,9% di quelli su TV tradizionale. Nel 2024 tale quota è salita al 22% e PwC prevede che possa raggiungere un valore di 59 miliardi di dollari nel 2029, un valore pari al 45% di quello della pubblicità su TV tradizionale, grazie alla crescente fruizione digitale e alle possibilità offerte dalla iper-personalizzazione abilitata dall’AI.
Anche se la connettività (ricavi da accesso a Internet) è ancora il segmento più grande per valore, con una spesa stimata di 1.300 miliardi di dollari nel 2029 (Cagr del 2,8% guidata principalmente dai ricavi dei servizi di Internet mobile), la crescita della pubblicità online sta riducendo fortemente il divario tra spesa in connettività e investimenti pubblicitari.
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