Pubblicità, Nielsen: ottobre 2022 a +0,7%

La televisione chiude il mese a -2,1% e a -7,7% nel periodo gennaio/ottobre
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Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di ottobre 2022 registra una crescita dello 0,7% sullo stesso mese del 2022, mentre il periodo gennaio/ottobre chiude con un -1,2%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del periodo si attesta a -4,1%, per un totale di 4,3 miliardi di euro.

La televisione vede una flessione del 2,1% a ottobre e del 7,7% nel periodo, a 2,76 miliardi di euro. Tra gennaio e ottobre risultano in flessione i quotidiani (-4,4%), i periodici (-3,4%), il digital (-4%). Crescono radio (+3,2%), out of home (+50,7%), go tv (+55,8%) e direct mail (+1,3%). Il cinema raccoglie 4,8 milioni di euro (non è possibile fare un confronto con l’anno 2021).

«Il mercato torna sopra la “quota zero” nel mese di ottobre dopo tre mesi sotto la linea di galleggiamento. Il dato è in sincronia con i numeri macroeconomici che mostrano una crescita acquisita del PIL a dicembre del +3,9% (Istat); sostenuta oltre che dalla componente investimenti, dalla domanda interna. Si tratta di un segnale positivo per le aziende che sostengono attraverso la comunicazione i propri marchi e prodotti», dichiara Alberto Dal Sasso Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen.

A ottobre crescono 12 settori merceologici: ampi i contributi di Automobili (+24.5%), Enti/Istituzioni (+75.5%), Abbigliamento (+23%), Toiletries (+37.3%). In calo gli investimenti di Media/Editoria (-24.3%), Distribuzione (-4.2%) e Bevande/Alcoolici (-34.9%).

Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia, nei primi dieci mesi del 2022, l’andamento positivo di Abbigliamento (+25.8%), Tempo libero (+14.2%) e Cura persona (+5.8%).

«Rimaniamo in attesa dei risultati (sportivi e di comunicazione) della kermesse Qatariota che andrà a concludersi nei prossimi giorni. Questi contribuiranno con buona probabilità a una chiusura d’anno in segno positivo. Ci avviciniamo ad un anno più complesso sia per l’assenza di grandi eventi globali che per aspettative macroeconomiche più contenute, sia nell’area Euro che in Italia. Nonostante le incertezze prevediamo che circa la metà dei settori che monitoriamo, vedrà una crescita, seppur contenuta, degli investimenti in comunicazione. Aspettando gli atipici mondiali invernali, il quarto trimestre porterà ulteriori interessanti opportunità di comunicare per le aziende: ci sia aspetta dunque un recupero per il mercato verso la fine dell’anno», conclude Dal Sasso.

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