Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di novembre 2023 registra un +5% rispetto a novembre 2022. Il periodo gennaio-novembre vede una crescita del 2,8%: se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del periodo si attesta a +2,3%, per un totale di 5,04 miliardi di euro.
La televisione registra a novembre una crescita dell’8,2% e un incremento dello 2,5% negli 11 mesi, a 3,2 miliardi di euro.
Nel periodo gennaio-novembre 2023 risultano in crescita i periodici (+0,8%), la radio (+7%), il digital (+4,2%), l’out of home (+11,4%), la go tv (+11,5%) e il cinema (+25,9%). In flessione i quotidiani (-4,8%), e il direct mail (-10,8%).
«Si conferma l’andamento positivo del 2023, in particolare della seconda parte dell’anno e per il mese di novembre che segna il +5%. Si evidenzia, inoltre, un trend migliore nella seconda metà dell’anno (+3,9%) rispetto al primo semestre (+1,9%). Il mese di dicembre – quest’anno senza il mondiale di calcio – sarà cruciale per confermare la stima di crescita del 2023 (circa +2,6%). Questa sembra comunque ben impostata e sostenuta dall’andamento positivo dei fondamentali, con l’inflazione ancora in calo, una revisione positiva nella stima del PIL italiano e un’inversione del trend di contrazione del potere d’acquisto delle famiglie. Secondo i dati Istat, infatti, nel terzo trimestre di quest’anno il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato un incremento del +1,3% rispetto al trimestre precedente», dichiara Luca Bordin, Country Leader Italia di Nielsen.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 13 in crescita a novembre. Il contributo maggiore è portato da Gestione casa (+50,3%), Industria/Edilizia/Attività (+43%), e Automobili (+54,9%). In calo a novembre gli investimenti di Cura persona (-8,4%), Giochi/articoli scolastici (-18,7%), e Elettrodomestici (-25,7%).
«Si evidenzia l’andamento positivo dei settori Distribuzione e Finanza/Assicurazioni da luglio a novembre del 2023, rispettivamente +7,9% e +11,9% dopo un primo semestre negativo in controtendenza i settori Abbigliamento e Cura persona che, dopo un primo semestre positivo, segnano un andamento negativo negli ultimi 5 mesi, rispettivamente -9,9% e -1,6%», conclude Bordin.
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