Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di novembre 2022 registra una crescita dell’1,1% sullo stesso mese del 2022, mentre il periodo gennaio/novembre chiude con un -0,9%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del periodo si attesta a -3,8%, per un totale di 4,9 miliardi di euro.
La televisione vede una crescita dello 0,6% a novembre e una flessione del 6,7% nel periodo, a 3,1 miliardi di euro. Tra gennaio e novembre risultano in flessione i quotidiani (-5,1%), i periodici (-3,9%), il digital (-3,6%). Crescono radio (+1,7%), out of home (+44,9%), go tv (+49,5%). Stabile il direct mail. Il cinema raccoglie 5,6 milioni di euro (non è possibile fare un confronto con l’anno 2021).
«Mercato in crescita in un fine anno nuovo e atipico per gli addetti ai lavori nel panorama media internazionale vista la collocazione dei Mondiali di calcio, il dato va letto positivamente in generale anche se altalenante sui media», dichiara Alberto Dal Sasso Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen.
A novembre crescono 11 settori merceologici: il contributo maggiore è portato dal settore Automobili (+18.1%), Farmaceutici/Sanitari (+34.7%), Cura persona (+38.1%), Toiletries (+47.2%). In calo gli investimenti di Media/Editoria (-28.4%) , Distribuzione (-18.7%) e Bevande/Alcoolici (-22.6%).
Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia, nel periodo gen/nov. 2022, l’andamento positivo di Abitazione (+3.9%), Abbigliamento (+23%) e Cura persona (+10%).
«Vedremo con la chiusura del dicembre e dell’anno se i mondiali avranno drenato o creato, più probabilmente, un effetto “halo positivo” per tutto il mercato, sicuramente per le aziende è stata una buona possibilità di raggiungere un pubblico vasto, nonostante l’assenza degli Azzurri. Fra un mese avremo un quadro chiaro di tutto il 2022 molto probabilmente con un segno positivo», conclude Dal Sasso.
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