©pixabayIl mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di luglio 2022 registra una flessione del 10,7% sullo stesso mese del 2022, mentre il periodo gennaio/luglio chiude con un -1,3%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del periodo si attesta a -4,4%, per un totale di 3,06 miliardi di euro.
La televisione vede una flessione del 21,4% a luglio e dell’8,9% nel periodo, a 1,99 miliardi di euro. Tra gennaio e luglio risultano in flessione i quotidiani (-3,3%), i periodici (-2,1%), il digital (-2,1%). Crescono radio (+4%), out of home (+80%), go tv (+50,2%) e direct mail (+0,7%). Il cinema raccoglie 3,5 milioni di euro (non è possibile fare un confronto con l’anno 2021).
«L’11 luglio 2021 terminava la cavalcata vittoriosa degli Azzurri all’europeo di Calcio che chiudeva due mesi di grande crescita anche sulla industry della comunicazione. Questo per dire che una parte dell’andamento negativo è spiegata dal confronto con il periodo degli europei di calcio 2021, (circa 75 milioni di euro). Un dato rilevante è che la performance del mese di luglio se confrontata con il periodo omologo legato agli ultimi mondiali in Russia (sembra oggi un paradosso) è positiva (+2,3%)», dichiara Alberto Dal Sasso, Adintel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen..
A luglio crescono 6 settori merceologici: ampi i contributi di Telecomunicazioni (+37.1%), Informatica/fotografia (+179.5%), Tempo Libero (+21.4%), Turismo/Viaggi (+13.9%). In calo a luglio gli investimenti di Automobili (-44.9%), Alimentari (-29%) e Media/Editoria (-58%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA«Andiamo verso un autunno complicato, l’attesa delle elezioni non ha mai favorito la spinta sulla comunicazione pubblicitaria e questa è storia, d’altro lato abbiamo un evento che potrà agire da traino e anche questa è storia, in un periodo interessante per le audience, gli streaming e dunque per le aziende che comunicano», conclude Dal Sasso.
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