Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di gennaio 2024 registra un +2,3% rispetto a gennaio 2023. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento del periodo si attesta a +2,5%, per un totale di 379,2 milioni di euro.
La televisione registra a gennaio una crescita del 3,8%, a 268,2 milioni di euro.
A gennaio 2024 risultano in crescita la radio (+21,7%), l’out of home (+4%), il cinema (+5%) e il direct mail (1,2%). In flessione i quotidiani (-14,3%), i periodici (-11,6%), il digital (-2,7%, ma +1,6% considerando le stime Nielsen), la go tv (-21,2%).
«Parte in positivo il 2024 ed è il quindicesimo mese consecutivo di crescita. Certo, il mese di gennaio è storicamente poco significativo per una previsione del trend di mercato, bisognerà quindi attendere almeno la chiusura del primo trimestre per cercare di consolidare le nostre previsioni. Tra gli indicatori macroeconomici di particolare interesse in questo primo periodo del 2024 notiamo il clima di fiducia dei consumatori che secondo gli ultimi dati ISTAT continua a crescere dallo scorso novembre, raggiungendo il livello più elevato da giugno 2023. A questo dato particolarmente positivo si contrappone però la fiducia delle imprese che, sempre secondo ISTAT, risulta essere in leggero calo a febbraio 2024. Vedremo se e come questi indicatori macroeconomici si potranno combinare ed eventualmente avere un impatto sul mercato pubblicitario che comunque ci aspettiamo venga positivamente influenzato dai grandi eventi sportivi in calendario», dichiara Luca Bordin, Country Leader Italia di Nielsen.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 13 in crescita a gennaio. Il contributo maggiore è portato da Farmaceutici/Sanitari (+19,5%), Alimentari (+14,5%) e Automobili (+20.0%). In calo a gennaio gli investimenti di Media/Editoria (-29,5%), Finanza/Assicurazioni (-26,7%) e Industria/Edilizia/Attività (-37,2%). Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, a gennaio 2024 l’andamento positivo di Distribuzione (+2,4%) e Gestione casa (+35,3%)
«Il Largo Consumo, con un apporto di quasi 11 milioni di euro compensa la stessa riduzione dei macrosettori Attività/Servizi e Tempo Libero nel mese di gennaio 2024. Il macrosettore Attività/Servizi, infatti, risente della continua flessione degli investimenti del settore Telecomunicazioni che dal 2020 ha perso quattro punti di quota all’interno del macrosettore (un punto sul totale mercato) con un decremento degli investimenti pubblicitari pari a -12% 2023 vs 2020», conclude Bordin.
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