Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia di febbraio 2023 chiude registra un +3,9% rispetto a febbraio 2022. Il bimestre gennaio-febbraio vede una crescita del 3%: se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e Ott, l’andamento si attesta a +3,5%, per un totale di 824,2 milioni di euro.
La televisione vede una crescita dell’1,8% a febbraio e dell’1,1% nel bimestre, a 569,107 milioni di euro. Nel periodo gennaio-febbraio 2023 risulta in flessione il direct mail (-7,9%). In crescita quotidiani (+6,2%), periodici (+2,2%), radio (+16%), digital (+10,7%), out of home (+28,5%), go tv (+80,9%) e cinema (+25,2%).
«Si tratta di un risultato promettente, che prosegue il trend ascendente dell’ultimo trimestre 2022 (+2,9%) e spinge finalmente il mercato ai livelli pre-pandemia, atterrando a un totale di poco superiore al primo bimestre 2020. Indubbiamente il generale miglioramento degli indicatori macroeconomici e delle previsioni sulla crescita del PIL sta creando un ambiente relativamente favorevole, pur nel contesto delle tensioni internazionali», dichiara Marco Nazzari EMEA Measurement Leader di Nielsen.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita. Il contributo maggiore è portato da Automobili (+34.5%), Tempo libero (+62.5%) Industria/Edilizia/Attività (+73.2%). In calo gli investimenti di Telecomunicazioni (-21.2%), Finanza/Assicurazioni (-23%) e Distribuzione (-9.3%). Trai comparti con una maggiore quota di mercato, nel periodo gennaio/febbraio 2023 crescono in particolare Automobili (+40.2%), Cura Persona (+10.3%) e Tempo libero (+31.4%).
«L’andamento positivo dei mezzi rispetto al primo bimestre dell’anno scorso rappresenta certamente un aspetto significativo. Per quanto riguarda l’andamento dei settori, a febbraio molte conferme rispetto a gennaio e in più un’inversione di tendenza dell’area del Largo Consumo (+1.5%)», conferma Nazzari.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it