Tbs Italy, filiale italiana del Gruppo Tbs (editore di software dedicato al mondo dei media e della comunicazione) ha confrontato le modalità di pianificazione media in Italia e in Francia, rilevando che, Oltralpe, la quota gestita dai centri media rappresenta il 94% degli investimenti adv, contro il 71% italiano. Gli investimenti gestiti in modi diretto dalle aziende, quindi, rappresentano solo il 6% contro il 29% italiano. Come per il nostro Paese, il medium su cui prevale la gestione interna è la stampa (47% per l’Italia e 11% per la Francia), mentre le centrali francesi gestiscono il 97% della pianificazione in tv (83% in Italia). Secondo Tbs, la ragione di questa differenza sta nella legge francese, in particolare la Loi Sapin del 1993, che sancisce l’obbligo di trasparenza da parte delle agenzie media e impone che le over commission inviate dalle concessionarie a fine anno direttamente all’inserzionista non passino dai centri media, che quindi non possono essere pagati con over commission, fissando all’inizio della cooperazione con il cliente la propria remunerazione. «L’inserzionista conosce il prezzo equo del centro media (intorno a 3% dei billings gestiti) e può quindi lavorare con lui in maniera trasparente», si legge nel report. Secondo un questionario sottoposto ad alcune aziende italiane, l’88% degli intervistati non lavora con i centri media perché non ritenuti in grado di comprare la pubblicità (stampa e internet) a un prezzo inferiore rispetto a quello che l’azienda potrebbe ottenere; mentre il 50% delle aziende sarebbe disposto a lavorare con una centrale se entrasse in vigore anche in Italia una legge sulle over commission.
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