Pubblicità, GroupM: adv globale a +6,5%

Le previsioni (ottimiste) di This Year Next Year. La televisione cresce con la tv connessa
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GroupM ha rilasciato le ultime previsioni media globali di fine anno, This Year Next Year, che descrivono i fattori socio-economici che impattano sullo stato di salute dell’economia e dei ricavi pubblicitari di oggi e del prossimo futuro. La previsione è ottimista, per quattro ragioni: 1) I grandi cali sembrano limitati a mezzi selezionati in determinati mercati; 2) I grandi inserzionisti registrano un aumento dei ricavi nonostante il clima di cautela; 3) La disoccupazione rimane bassa e i new business continuano a essere una fonte di crescita; 4) Il digitale continua a crescere.

|LE PREVISIONI GLOBALI

Nel 2022 la pubblicità globale crescerà del 6,5%, al netto della pubblicità politica. Si tratta di una previsione al ribasso rispetto a quella dello scorso giugno che era dell’8,4%, soprattutto a causa della riduzione delle aspettative per la Cina. Al di fuori della Cina, la crescita prevista è dell’8,1% per il 2022. La pubblicità crescerà anche nel 2023, con un +5,9%, grazie alla connected TV, media retail (un nuovo modello di business che permette ai retailer di sfruttare le loro properties come sito e App per generare ricavi) e ai mercati in rapida crescita come l’India, con una leggera decrescita rispetto alla stima del 6,4% di giugno.

La differenza tra le due previsioni si deve principalmente alle le mutate aspettative per la Cina, che è passata da una crescita del 3,3% a un calo dello 0,6% e per gli Stati Uniti, per i quali si prevede una crescita del 7,1% (al netto della pubblicità politica) rispetto al 10,1% dello scorso giugno. Questi due mercati rappresenteranno il 55,5% di tutti i ricavi pubblicitari nel 2022.

LA TV NEL 2022

Per fine 2022 si prevede una crescita dell’1,7% sugli investimenti pubblicitari in televisione (esclusa la pubblicità politica negli Stati Uniti). Nei prossimi cinque anni la crescita rimarrà tra l’1% e il 3% grazie alla crescita a due cifre della TV connessa, che compenserà di poco il calo della TV lineare nella gran parte dei mercati dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti, la Cina, la Malesia, Taiwan, Singapore e la maggior parte dell’America Latina, escluso il Brasile. Poco significativo, almeno per il 2022, l’ingresso degli abbonamenti con pubblicità per Disney+ e Netflix.

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