A marzo il mercato pubblicitario ha registrato un crollo del 29% sullo stesso mese 2019, perdendo circa 243mln (da 837,7mln di euro a 594,6mln): il trimestre, invece, segna una flessione del 9,2%, fermandosi a quota 1,92mld (da 2,1mln). In assenza della pandemia – come indicato ieri nel webinar tenuto da Nielsen – il trimestre avrebbe invece avuto un trend consolidato. La contrazione riguarda tutti i mezzi e in generale tutti i settori. In particolare, la televisione ha subìto a marzo un calo del 30,9%, chiudendo il trimestre a -10,5% (da 944mln a 846mln). I quotidiani e i periodici a marzo perdono rispettivamente il -34,1% e -31,5% (-18% e -21,2% l’andamento gennaio – marzo 2020), mentre la radio segna un -41,6% a marzo e -8,9% nel trimestre. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising (search, social, classified e Ott) si ferma a –19,2% su marzo e -2% sul trimestre. Outdoor e Transit subiscono cali a marzo rispettivamente del 47,4% e 60,9% (-22,6 e -30,2 nel trimestre), mentre il fatturato della GoTv e del cinema è a zero su marzo. Calo infine del 58,2% a marzo per il direct mail (-24,8% gennaio – marzo). Per quanto riguarda i settori merceologici, a marzo crescono – inevitabilmente – la gestione casa e enti / istituzioni con incrementi rispettivamente del 17,5% e 9,8% (+6,3% e +17,2% nel trimestre. Nel singolo mese calano tutti gli altri, in particolar modo turismo / viaggi (-85,4%) e tempo libero (-80,1%). Nel trimestre, mostrano resilienza altri quattro settori che chiudono in positivo: distribuzione (+7,9%), bevande / alcolici (8,7%), industria / edilizia / attività (5,9%), elettrodomestici (3,0%): un trend dovuto al buon andamento del bimestre.
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