Prominence, investimenti e regole: l’appello dei broadcaster pubblici britannici

BBC, Channel 4, Channel 5, ITV, MG ALBA, S4C e  STV firmano un appello condiviso per salvaguardare il ruolo dei servizio pubblico nell’economia britannica. Ecco la lettera integrale
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Prominence non solo sulle smart tv, ma anche sulle piattaforme di videosharing (a partire da YouTube), fondi certi, regolamentazione che permetta di competere coi big del mercato globale che non hanno una mission se non quella del profitto. Questo, in breve, il contenuto della lettera congiunta che i Ceo dei servizi pubblici britannici hanno firmato per mettere a punto un piano per il futuro dell’industria. Presentata in occasione del Royal Television Society Cambridge Convention e pubblicata originariamente da Broadcaster Now, ne pubblichiamo qui la traduzione completa:

«Come broadcaster di servizio pubblico del Regno Unito potremmo essere rivali quando si parla di ascolti, ma condividiamo un obiettivo solo: il nostro dovere fondamentale di servire il popolo britannico. Facciamo una televisione locale diversa e distintiva che unisce le nazioni e le regioni del Regno Unito in momenti culturali condivisi. Forniamo un’informazione imparziale che aiuta a salvaguardare la nostra democrazia. Agiamo come fondamento del settore produttivo florido in UK e come spina dorsale della nostra economia creativa.

L’impatto di un servizio pubblico così unico non è mai stato così necessario. In una società frammentata, uniamo le audience – che sia per serie drama avvincenti o per finali di calcio mozzafiato. Mentre prosperano disinformazione e cattiva informazione, le persone si rivolgono a noi per un’informazione di cui possono fidarsi, sia a livello locale che nel mondo. In tempi difficili, siamo i motori della crescita economica, investendo nella realizzazione di programmi UK, nutrendo i talenti locali di oggi e di domani.

Questo contributo eccezionale rende i broadcaster di servizio pubblico UK (PSB) e le nostre industrie creative invidiate nel mondo. Eppure, il rischio che stiamo affrontando è che le piattaforme globali online, invece dei broadcaster distintamente britannici, arriveranno a dominare il nostro scenario culturale.  Queste piattaforme saranno anche attività commerciale di notevole impatto, ma sono guidate dal profitto, non da una mission. La maggior parte dei loro contenuti non è soggetta ai nostri stessi standard di salvaguardia e regolatori. Non hanno obbligo di contribuire al tessuto sociale condiviso del Regno Unito.

Mentre il mercato e le audience si frammentano e i costi salgono, crediamo sia il momento di parlare con una voce sola per invitare all’azione per assicurarsi il futuro del nostro settore insostituibile di media di servizio pubblico. Stiamo già raccogliendo la sfida, reinventandoci trasformando i nostri servizi per l’età digitale. Ma non possiamo farlo da soli. Non possiamo affrontare tutti questi rischi senza un intervento efficace. Mentre siamo qui a questo evento biennale, il Royal Television Society Cambridge Convention, RTS Cambridge, siamo uniti per proporre cinque specifiche azioni che non solo potranno salvaguardare, ma ancora più importante, potranno rafforzare il servizio pubblico.

Serve che i nostri broadcaster di servizi pubblici emergano nell’affollato mondo online. Questo significa assicurare che i nostri contenuti siano evidenti (ci si riferisce al concetto di prominence, ndr.) su device e piattaforme dove le audience passano il loro tempo – non solo sulle smart tv, ma anche sulle piattaforme di videosharing come YouTube, e con termini commerciali equi che non compromettano la nostra capacità di adempiere al nostro mandato.

Abbiamo bisogno che il giornalismo indipendente e affidabile prosperi. Questo implica promuovere l’informazione imparziale sulle piattaforme che i giovani usano, e assicurarsi giusti accordi con i social media che promuovano una copertura (informativa) accurata e combatta la disinformazione.

Abbiamo bisogno di continuare a investire nello storytelling UK. Il che significa tax credit per le storie locali che nutrano il proficuo bacino di talenti UK – cruciale per attrarre investimenti – così come su generi importanti che aiutino la comprensione, supportino la coesione sociale e creino un terreno culturale comune. Significa anche assicurare un finanziamento pubblico sostenibile a BBC, così come a S4C e MG ALBA – i broadcaster in lingua gallese e gaelico. E significa regolamentazioni a sostegno e proporzionate per ITV, STV, Channel 4 e Channel 5 – che sono interamente finanziato con fondi commerciali.

Abbiamo bisogno di una transizione controllata verso il nostro futuro televisivo. Il governo e l’industria dovranno preparassi ora per uno switchover verso la tv via internet, che richiede un chiaro impegno dei ministeri. Le opportunità per le audience sono enormi, e ci ci sono vantaggi ancora più ampi con una Gran Bretagna completamente connessa. Ma dobbiamo assicurarci di supportare chi ancora non è connesso, così da non lasciare nessuno indietro.

Infine, dobbiamo lavorare insieme per competere a livello globale. Il che significa rimuovere barriere non necessarie così che i servizi pubblici possano creare partnership strategiche tra loro così come con broadcaster non di servizio pubblico. Significa una regolamentazione per la crescita e l’innovazione, che rifletta la natura globale dei mercati media di oggi.

Agire è urgente. Secondo le ultime ricerche, i PSB potrebbero contribuire con ulteriori 10 miliardi di sterline all’economica britannica entro il 2035. Il settore media ed entertainment può in senso lato contribuire per oltre un quarto all’obiettivo di investimento del governo per tutto il settore creativo. Ma servono le giuste decisioni da prendere ora e la giusta politica per assicurare la crescita che questo Paese ha bisogno. Accogliamo con favore l’impegno del Governo alle industrie creative come una delle opportunità di crescita più esaltamenti e dal maggiore potenziale di crescita in UK. Accogliamo con favore anche il recente rapporto di Ofcom, l’ente regolatore dei media, che ha sottolineato l’importanza dei broadcaster di servizi pubblici come pilatro di un settore leader a livello mondiale. Ma dobbiamo agire ora. La finestra di opportunità si sta chiudendo rapidamente.    

I nostri broadcaster di servizio pubblico rappresentano il meglio del Regno Unito in un mercato globale altamente competitivo. Se non si agisce metteremo tutto a rischio per le generazioni future. Se agiremo nel modo giusto rafforzeremo la nostra economia facendo al tempo stesso un investimento inestimabile in un’informazione cui potremo affidarci, in momenti da condividere e in una eredità culturale di cui potremo essere tutti orgogliosi».

I firmatari: BBC, Channel 4, Channel 5, ITV, MG ALBA, S4C e STV

(traduzione a cura di Eliana Corti)
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