L’Europa settentrionale è stata protagonista del 66° Prix Italia, che si è concluso ieri a Torino con la premiazione e oggi avrà un gran finale con lo spettacolo di Renzo Arbore “Napoli Signora”. A vincere l’Oscar radiotv sono stati perlopiù programmi nordeuropei. Nella categoria drama è arrivato primo il serial “Marsman” di Eshref Reybrouck e Mathias Sercu, prodotto dalla belga Vrt; tra le miniserie, ha ottenuto il primo premio il noir “Southcliffe”, diretto da Sean Darkin per Channel 4. Arte France si è distinta nella sezione doc culturali con “L’image manquante” di Rithy Panh, sulla Cambogia di Pol Pot, che ha ottenuto anche il Premio Signis. Nella categoria performing arts sono state premiati “Off Ground” di Boudewijn Koole per l’olandese Npo e “Scoprire Dalì” di Carlos Del Amor e Cesar Vallejo per la spagnola Tve. Per il web, Migliore esperienza trans-mediale è stata giudicata “Build it up!” del danese DR; Migliore narrazione digitale “Ruanda 20 anni dopo”, prodotto dal quotidiano “La Stampa” (Italia). Il Premio Speciale Innovazione/Creatività è andato a “Generazione WHAT?” di France Télévisions. Due, infine, i premi Expo 2015: “Solar Mamas” di MonaEldaief e Jehane Moujaim (Danimarca) e “Grow up feed the planet” di Juan Francisco Scassa (Italia).
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