Privatizzazione Rai: le repliche

«La procedura di privatizzazione di quote azionarie o interi canali può essere già attivata in qualsiasi momento tenendo però conto che il servizio pubblico è un bene che va salvaguardato». È questo quello che ha affermato ieri Alessio Butti, capogruppo in commissione di Vigilanza Rai. Butti ha inoltre definito la proposta di privatizzazione Rai avanzata dal gruppo parlamentare Futuro e libertà propagandistica e superflua. Non solo, ha dichiarato che intraprenderà un’azione parlamentare per garantire il pluralismo in tutte le trasmissioni Rai e una maggior trasparenza negli appalti. Dure le critiche nei confronti della proposta di privatizzazione anche da parte del Pdl che ha annunciato la sua assenza alla conferenza stampa di presentazione di domani, presso l’Hotel Nazionale in Roma, organizzata da Italo Bocchino e Benedetto Della Vedova. Quest’ultimo, mantiene le sue convinzioni: per quanto la legge Gasparri già preveda attualmente la privatizzazione della Rai, la stessa non è sufficiente. In base a questa legge, infatti, nessun azionista può comprare più del 1% delle quote e i diversi azionisti non possono mettersi insieme perché il tetto di aggregazione è il 2%. Il senatore del Pd, Vincenzo Vita, e il presidente di Articolo 2, Giuseppe Giulietti, hanno salutato l’iniziativa come l’apertura di un dibattito franco e serrato sui media anche nel centrodestra.

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