Agcom, Guardia di Finanza e Procura della Repubblica di Roma hanno siglato un protocollo in base al quale i dati identificativi di chi usa il pezzotto (il sistema per vedere in maniera illegale contenuti audiovisivi protetti da copyright) verranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Come riporta Ansa, le forze dell’ordine avranno così modo di perseguire i pirati applicando in maniera automatica sanzioni da 150 fino a 5mila euro.
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