«La Rai è stata violentata in modo brutale e non da uno solo. Come “La Ciociara” si è rimessa in piedi in piedi e ha continuato a camminare», sono queste alcune delle parole pronunciate ieri dal presidente Rai Claudio Petruccioli nel corso dell’assemblea con i dipendenti del servizio pubblico tenutasi ieri in viale Mazzini. Parlando delle intercettazioni, il presidente si è detto pronto a sanzionare chi ha adottato un comportamento scorretto, ma ha anche sottolineato la necessità per il servizio pubblico di svicolarsi dalla politica. Inoltre, Petruccioli ha auspicato una soluzione sulla questione Petroni-Fabiani da parte del Consiglio di Stato, decisione che è stata rinviata al 4 dicembre. Intanto, i dipendenti Rai hanno manifestato la loro insicurezza sul futuro dell’azienda, in parte da attribuire al ricorso a produttori esterni. Come riporta il quotidiano “La Repubblica” i lavoratori Rai hanno sottolineato che «l’80% dei contenuti viene da fuori» (Elio Matarazzo) e che «si compra tutto da Endemol, da Magnolia…Così non si innova più» (Anna Palomba). Marco Cuppoletti (Cisl) ha sollecitato uno sciopero generale a dicembre, mentre la capostruttura fiction Claudia Aloisi ha spiegato come non sia più in grado di trovare «gli obiettivi, la passione, le parole d’ordine della Rai di un tempo». All’incontro erano presenti anche i membri del Cda Sandro Curzi, Nino Rizzo Nervo e Carlo Rognoni.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it