Se lo switch over nel Lazio resta confermato al 16 giugno, lo switch off di novembre rischia di essere posticipato di cinque mesi. È l’allarme lanciato da una ricerca realizzata, per conto del Corecom, dall’università La Sapienza e dalla Fondazione Rosselli, che evidenzia come nella regione manchi un piano delle frequenze digitali e vi sia “un’evidente asimmetria tra le frequenze disponibili e il numero delle emittenti locali. Vi sarebbe inoltre un deficit di comunicazione verso i cittadini, circa 4mln di abitanti in 180 comuni, coinvolti nello spegnimento del segnale analogico. In base alle stime dell’indagine sarebbero tra il 10 e il 25% gli impianti che richiederanno interventi e i tempi a disposizione per pianificare un’adeguata campagna informativa sarebbero troppo brevi.
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