Il mercato televisivo italiano chiuderà il 2021 con una crescita del 5,2% nei ricavi (sul 2020), a quota 8,07 miliardi di euro. È la stima dell’ultimo rapporto di ITMedia Consulting, anticipato da Italia oggi. I ricavi pubblicitari crescono a doppia cifra: +10,2% (a 3 miliardi circa), mentre la pay tv cresce dell’1,6% (a 3,2 miliardi). Incremento del 4,1%, invece, per il canone Rai, a quota 1,7 miliardi. Se i dati tornano quindi a livelli pre-pandemia, ne cambia però la composizione.
La raccolta pubblicitaria si sta spostando sull’online, anche in virtù del suo crescente utilizzo da parte dei broadcaster tradizionali sulle tv connesse. La pay tv, spiega il rapporto, ha subito la maggiore trasformazione: perde terreno, infatti, il modello tradizionale a favore dello streaming. Crescono quindi gli abbonati svod, ma i ricavi medi sono più bassi.
Secondo i ricercatori, entro la fine del 2021 la bbtv (broadband tv) sarà la primaria modalità di accesso per oltre 10 milioni di case, circa il 40% del totale. E la bbtv sarà anche la prima piattaforma a pagamento, sorpassando il satellite. Guardando allo scenario complessivo del mercato, ItMedia prevede che Mediaset, Rai e Sky continueranno a spartirsi il 77% dei ricavi totali (90% due anni fa): al primo posto ci sarà Rai con una quota del 28,9%, seguita da Sky al 26,9% (perdendo dunque la leadership) e Mediaset al 21,6%.
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