©pixabayL’audiovisivo britannico recupera dopo la pandemia. Le vendite di prodotti tv britannici hanno registrato nel 2020/2021 un incremento anno su anno del 7%, raggiungendo 1,52 miliardi di sterline. A dirlo è l’ultimo report di Pact, l’associazione dei produttori indipendenti britannici.
Le produzioni drama rappresentano la voce principale delle vendite internazionali, pur in leggero declino sul periodo precedente: dal 53% al 46%. Cresce invece l’entertainment, dal 15 al 24%.
Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di riferimento per l’export britannico: nel periodo in esame ha generato 510 milioni di sterline e il 34% dell’export (-11%). Seguono Australia (118 milioni), Francia (93 milioni), Canada (92 milioni) e il Nord Europa (92 milioni). In crescita anche l’export verso Germania, Italia e Paesi Bassi. I contenuti di library rappresentano il 30% dei ricavi, mentre sono i programmi completi a rappresentare la maggiore voce di vendita: 64%.
Nonostante i dati incoraggianti, a preoccupare il settore sono l’aumento dei costi di produzioni. La mancanza di supporto finanziario da parte dei committenti. Il 92% degli intervistati Pact ha infatti dichiarato che l’aumento dei costi impatterà la distribuzione dei contenuti nei prossimi 12 mesi e l’85% ha fatto riferimento alla mancanza di supporto finanziario da parte dei committenti.
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it
