Dal 3 al 5 giugno si è svolto a Colonia, nel multietnico quartiere di Ehrenfeld, Seriencamp 2025, uno degli eventi più significativi per comprendere il mercato delle serie, anche grazie al lavoro minuzioso di Gerhard Maier, Artistic Director della manifestazione. Nato come festival dedicato alle produzioni tedesche, Seriencamp si è ormai trasformato in una piattaforma internazionale. I
l tema portante di quest’anno, “Innovation in a Disrupted Industry” ha guidato un fitto programma che ha raccolto 900 partecipanti, di cui 160 esperti. Tra questi, il momento più toccante è stato il collegamento con Johanna Koljonen, in collaborazione con il Göteborg Film Festival, che ha presentato il Rapporto Nostradamus, intitolato significativamente “Resilient Industry Change”. Partendo dalle guerre che stanno devastando il mondo tra Gaza e Ucraina, l’analista ha sottolineato la tendenza a ignorare o minimizzare temi come con itti geopolitici, crisi economiche, mutamenti climatici e rischi crescenti per la libertà d’espressione. Koljonen ha fortemente scosso la platea con il suo richiamo a raccontare queste storie e aiutare concretamente gli artisti, produttori, registi che si trovano coinvolti, pena la perdita della libertà e della democrazia.
Anche per Bianka Bunde, Social Media Manager di ZDFneo, cinque sono le strategie vincenti per emergere nel mercato attuale: racconti visivi e dialogati, pianificazione della distribuzione digitale fin dall’inizio, uso mirato dei social media, parole chiave e trigger efficaci, e soprattutto flessibilità. Il consiglio? «Pianificate in anticipo, ma siate pronti a cambiare rotta». Su questo argomento, si è espressa anche la giornalista e autrice Samya Hafsaoui: «Devi essere l’influencer che comunica con il suo pubblico già nelle fasi iniziali del processo creativo, evitando partnership di facciata. Il pubblico oggi capisce tutto».
Un altro tema cruciale è stato quello delle coproduzioni internazionali, viste non solo come strumento di finanziamento, ma come occasione per arricchire i progetti attraverso prospettive culturali diverse. Stimolanti anche le riflessioni emerse in merito al rapporto tra gaming e serie David Daubitz (Ubisoft) ha sottolineato: «3,42 miliardi di gamer nel mondo generano un giro d’affari enorme e molte delle caratteristiche vincenti dei videogiochi – narrazione episodica, personaggi forti, mondi immersivi, mescolanza di generi – sono trasferibili alle serie, come visto in The Last of Us e Fallout».
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