L’Ebu, l’organismo che rappresenta la televisione pubblica di 56 Paesi europei e 19 tra Nord Africa ed Estremo Oriente, ha perso la corsa verso i diritti dei Giochi invernali del 2014 e di quelli estivi del 2016. Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha, infatti, giudicato insufficiente l’offerta presentata dal consorzio, preferendo avviare una trattativa privata con le emittenti commerciali, anche pay tv, dei singoli Paesi. Le Olimpiadi rischiano, così, di andare alle tv private, anche se in molti Paesi europei, tra cui l’Italia, sono considerate eventi “di pubblico interesse”, il che ne impone la diffusione gratuita e per tutti.
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