Sono state approvate ieri da Agcom le linee guida del nuovo contratto di servizio Rai, che dovranno ora essere vagliate dal ministero dello Sviluppo economico e dalla commissione di Vigilanza (il cui parere è obbligatorio, ma non vincolante). Secondo il testo, la Rai dovrà impegnarsi maggiormente nella programmazione di servizio pubblico, mentre l’offerta gratuita dovrà essere distribuita su tutte le piattaforme tecnologiche. Il testo obbliga inoltre Rai a non criptare la maggior pare della programmazione sulle diverse piattaforme e consente l’avvio della pay tv. Il servizio pubblico è inoltre obbligato a sviluppare un’offerta tv via web simile a quella di Mediaset. Le linee guida del nuovo contratto di servizio sono state approvate all’unanimità dai consiglieri Agcom con l’eccezione della parte relativa alla qualità dell’informazione, spostata dai principi generali all’interno delle linee guida. Secondo i consiglieri che hanno votato contro (Sebastiano Sortino, Nicola D’Angelo e Michele Lauria), questo significa che il Governo potrà entrare nel merito dell’informazione Rai, compito che spetta alla commissione di Vigilanza.
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