Tanto tuonò che piovve, si direbbe con un proverbio…. Nel Regno Unito il telecomando ha un nuovo re: si chiama YouTube. Lo rivela il nuovo rapporto annuale di Ofcom, Media Nations 2025, che fotografa una trasformazione epocale nelle abitudini televisive degli spettatori britannici, con effetti che coinvolgono ogni fascia d’età, dai bambini agli over 55. I dati parlano chiaro: uno spettatore su cinque tra i 4 e i 15 anni si collega subito a YouTube appena accende la tv. Per la cosiddetta Generazione Alpha, la piattaforma video è diventata la prima destinazione televisiva domestica, davanti a colossi come Netflix e ai canali tradizionali come BBC One e ITV. Anche tra i giovani adulti (16-24 anni), il declino della televisione lineare è evidente: nel 2024, hanno guardato appena 17 minuti al giorno di tv in diretta. Meno della metà (45%) di loro si è sintonizzata almeno una volta a settimana su una trasmissione tradizionale. Un calo costante, inarrestabile, che disegna un nuovo paesaggio audiovisivo.
Sorprendentemente, l’adozione di YouTube non si limita ai più giovani. Gli over 55 hanno quasi raddoppiato il tempo trascorso sulla piattaforma rispetto al 2023: da sei a undici minuti al giorno, con il 42% del consumo effettuato tramite televisore. È un segnale forte che indica una transizione culturale intergenerazionale, dove YouTube si impone come parte della “dieta mediatica” quotidiana anche per chi ha sempre preferito la tv lineare.
Fonte: OFCOM
Ofcom evidenzia come metà dei video più popolari su YouTube ora ricordino i formati tv: interviste approfondite, giochi a premi, reality e talk show. Un contenuto sempre più simile a quello delle emittenti tradizionali, ma con il vantaggio di essere accessibile in qualsiasi momento. In risposta, broadcaster come ITV e Channel 4 hanno cominciato a pubblicare versioni integrali dei propri programmi su YouTube, mantenendo il controllo sugli spazi pubblicitari. Una strategia che punta a raggiungere pubblici più giovani e numerosi, ma che espone anche al rischio di cannibalizzazione dei propri canali digitali proprietari.
Secondo Ed Leighton, direttore ad interim di Ofcom, “la tv di flusso sta diventando un concetto estraneo ai giovani. Le emittenti di servizio pubblico devono mostrare maggiore ambizione per mantenere viva la loro rilevanza nel futuro”. Ofcom raccomanda che la presenza dei contenuti delle emittenti pubbliche britanniche sia garantita su piattaforme come YouTube, ma a condizioni commerciali eque. Il presidente Michael Grade ha persino suggerito una legislazione ad hoc per dare maggiore visibilità ai contenuti di servizio pubblico online. Nel complesso, i contenuti delle emittenti tv tradizionali rappresentano ancora il 56% della visione domestica. Tuttavia, questa quota è in calo costante: nel 2018 era al 71%. La visione media di tv broadcast è scesa a 2 ore e 24 minuti al giorno, mentre lo streaming on demand raggiunge i 40 minuti quotidiani, dominato da Netflix (22 minuti).
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