Netflix si schiera a favore della neutralità della rete. Nel suo commento inviato alla FCC – Federal Communications Commission, lo streamer ha appoggiato la proposta di impedire ai provider internet (IPS) di imporre tariffe aggiuntive per evitare il blocco dei propri contenuti (o la riduzione del flusso).
La FCC sta rivedendo le posizioni sulla neutralità della rete fissate nel 2017 dall’amministrazione Trump, che annullò le decisioni del presidente Obama. Certo, fa notare The Hollywood Reporter, il panorama 2024 è ben diverso da quello del 2010 e del 2010.
Netflix ha sottolineato che molti internet provider possiedono o sono affiliati a servizi streaming attraverso offerte speciali e bundle: senza protezioni federali, dunque, essi potrebbero ridurre la qualità dei contenuti dei concorrenti o aumentare i costi.
«Il nostro business si basa su una relazione simbiotica tra un’industria creativa e un ecosistema internet fiorente», ha dichiarato il gruppo, evidenziando inoltre che «la domanda di connessione a banda larga si basa sulla disponibilità di contenuti e servizi online efficienti, e molti IPS propongono i loro servizi internet broadband usando i contenuti Netflix».
«Gli americani dipendono da un internet aperto che garantisca loro l’accesso ai contenuti, servizi e siti web di loro scelta», scrive Netflix, chiedendo alla FCC di sostenere un internet netutrale e aperto. La FCC «dovrebbe riconoscere che gli ISP hanno i mezzi e le motivazioni per imporre un risultato diverso, che danneggia la concorrenza e i consumatori».
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