Netflix si dà all’intelligenza artificiale generativa. È accaduto con El Eternauta, la nuova serie argentina di fantascienza basata sul celebre fumetto di Héctor Germán Oesterheld. E non si tratta di una semplice curiosità tecnica, ma di un punto di svolta nel modo in cui vengono ideati, pianificati e realizzati gli effetti visivi delle serie TV contemporanee.
Ad annunciare la novità è stato Ted Sarandos, co-amministratore delegato di Netflix, durante la presentazione dei risultati del secondo trimestre 2025. Secondo Sarandos, l’adozione dell’intelligenza artificiale rappresenta “un’incredibile opportunità per aiutare i creatori a realizzare film e serie migliori, non solo più economici”. Il caso emblematico è proprio El Eternauta, la cui produzione ha sfruttato algoritmi generativi per creare alcune delle sequenze visivamente più complesse — come il crollo di un edificio in una Buenos Aires distopica — ottenendo risultati sorprendenti in tempi record.
“Quella sequenza, realizzata con strumenti AI, è stata completata dieci volte più velocemente rispetto ai flussi di lavoro VFX tradizionali”, ha dichiarato Sarandos. “Senza questi strumenti, il costo degli effetti speciali avrebbe reso l’intero progetto insostenibile.”
Il messaggio lanciato da Netflix è chiaro: l’intelligenza artificiale non è pensata per sostituire artisti e tecnici, ma per potenziarne il lavoro, rendendolo più agile, accessibile e creativo. “Si tratta di persone vere che svolgono un lavoro reale con strumenti migliori”, ha spiegato Sarandos. Il vantaggio? Più tempo per affinare la narrazione, riducendo al minimo i colli di bottiglia della post-produzione.
Questa visione mira a stemperare le tensioni ancora vive nell’industria dell’intrattenimento, dopo i lunghi scioperi del 2023 che avevano visto attori e sceneggiatori protestare per ottenere garanzie sull’uso etico dell’intelligenza artificiale. Gli accordi allora raggiunti con i sindacati avevano stabilito che gli strumenti AI non potessero sostituire il lavoro umano senza consenso.
El Eternauta non è una produzione qualsiasi. È un racconto che fonde memoria storica, politica e immaginazione distopica. Per Netflix, rappresenta non solo una sfida produttiva, ma anche una vetrina di innovazione creativa: è la prima serie argentina ad alto budget realizzata con tecniche di virtual production, 3D scanning di oltre 30 location reali e il supporto di Eyeline Studios, realtà specializzata in tecnologie emergenti per lo storytelling audiovisivo.
Inoltre, secondo Greg Peters (co-CEO di Netflix), l’uso dell’AI non si fermerà agli effetti speciali: potrà essere applicato anche alla ricerca vocale di contenuti, alla pre-visualizzazione delle scene e persino alla creazione di materiali per il marketing, generando un ecosistema sempre più integrato e personalizzato.
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