Senza clamore e senza annunci ufficiali, Netflix starebbe muovendo pedine importanti per espandere la propria influenza nel panorama digitale, e in particolare nel settore video podcast. Fonti vicine al dossier, citate da Business Insider, confermano che l’azienda di Los Gatos ha avviato un processo di selezione, tuttora riservato, per individuare una figura dirigenziale che coordini questa nuova area progettuale. Una mossa che segna il passaggio da semplici esplorazioni a un piano strategico più strutturato.
Non è un caso che gli investimenti pubblicitari in questo segmento stiano crescendo con rapidità. Solo negli Stati Uniti, il mercato ha toccato i 2,4 miliardi di dollari nel 2024, e secondo stime eMarketer supererà i 3 miliardi entro il 2028. Un bacino ancora marginale rispetto al digitale nel suo complesso, ma con margini di crescita ben superiori alla media.
L’interesse di Netflix non nascerebbe all’improvviso. Già in passato la società aveva sondato la possibilità di acquisire show affermati, come Call Her Daddy di Alex Cooper — poi finito sotto l’ala di SiriusXM. Oggi però l’approccio sembra più sistemico: creare un’infrastruttura capace di attirare o produrre contenuti pensati nativamente per lo streaming video.
Resta però aperto il nodo strategico: conviene puntare su contenuti originali sviluppati in-house oppure competere per “strappare” ai rivali i format più seguiti? Entrambe le strade presentano vantaggi e rischi. L’esclusività, come ha sperimentato Spotify, non sempre garantisce un ritorno sostenibile in termini di monetizzazione. Al contrario, la forza di YouTube risiede proprio nella visibilità algoritmica che offre, un asset fondamentale per i creator indipendenti. Il Ceo Ted Sarandos ha fatto intendere che Netflix potrebbe offrire un’alternativa più vantaggiosa per quegli autori che si sentono sottovalutati dall’ecosistema di Google.
È qui che si gioca la partita più sottile: non solo attrarre visualizzazioni, ma costruire una piattaforma attrattiva anche per chi i contenuti li crea. In un contesto dove la televisione connessa (CTV) sta diventando il mezzo privilegiato per il consumo di video podcast, Netflix parrebbe intenzionata a sfruttare la sua posizione privilegiata nei salotti digitali per accelerare l’adozione del formato.
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