Nessuna conferma sul destino di TiMedia

Due sole conferme ufficiali dal consiglio di amministrazione di TiMedia tenutosi ieri. La prima riguarda l’adozione della nuova edizione del Codice etico e di condotta del gruppo Telecom Italia. La seconda, la decisione di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi «in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni» (artt. 70 comma 8, e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99). Continuano, intanto, le ipotesi – contrastanti – sul destino della controllata Telecom Italia. Tra chi ipotizza l’accantonamento della vendita e chi cerca di anticipare le prossime mosse dei due potenziali acquirenti. Secondo alcune fonti, infatti, Cairo avrebbe chiesto a Telecom di accollarsi il rosso di gestione dell’anno scorso e di quello in corso. Per quanto riguarda invece Clessidra-Equinox, “Il Messaggero” anticipa che Clessidra avrebbe deciso di rimodellare la sua proposta con un’offerta direttamente su TiMedia con l’eventualità di lanciare un’Opa. Clessidra-Equinox vorrebbe inoltre farsi carico solo di 120mln dei 250mln di debiti di TiMedia, mantenendo solo 150 dei 400 dipendenti della società. Dopo l’acquisizione, il fondo ricapitalizzerebbe TiMedia per 100mln. Sempre secondo la testata, ieri si sarebbe riunito anche il comitato remunerazioni per aumentare di circa 50mila di euro la retribuzione di Marco Ghigliani, amministratore delegato di La7.

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