MIP London: anche tra i format è creator economy

Le nuove hit hanno molto a che fare coi talent rispetto alla struttura dei format. Quanto ha a che fare con il mondo dei creator?
LONDON, ENGLAND - FEBRUARY 24: A general view of the Happy Hour on the second day of MIP LONDON 2025 on February 24, 2025 in London, England. (Photo by Jordan Peck/Getty Images for MIP London)

C’è una hit, finalmente, nel mondo dei format 2025, come raccontato da Virginia Mouseler nell’attesissimo appuntamento con la Fresh TV Format al MIP London.

LE BIGDIL, RITORNO E SUCCESSO

Il titolo, infatti, combina tutta una serie di elementi che rendono vincente un format entertainment in questo contesto entertainment sempre più complesso. Si tratta di “Le Bigdil”, distribuito da Can’t Stop Media e che, trasmesso su un canale dalla media di rete pari al 2,1% di share, RMC BFM, lo ha portato al 21,8%. Le Bigdil è il reboot di un format di grande successo in onda in Francia negli anni 90 (adattamento dell’americano Let’s Make a Deal) e ha una caratteristica che Mouseler definisce “the creator factor”, il fattore creator. Questo è infatti il cambio di paradigma del mondo dei format, dove forse anche in virtù dell’avanzare della creator economy anche negli spazi della TV più “tradizionale”, il volto del programma, il conduttore, prende il sopravvento sul format stesso (un tema tra l’altro su cui il mercato italiano si è sempre dibattuto privilegiando spesso il talent al format e che forse, ora, dà in qualche modo ragione alla nostra TV).

IL FATTORE CREATOR

Le Bigdil è uno “spazio sicuro”, dice Mouseler, dove il brand (il titolo) diventa una casa familiare all’audience/community, con il conduttore e autore la persona cui affidarsi.

Nel nuovo cambio di paradigma, dunque, il creatore viene prima del formant, l’elemento umano prima della macchina (una risposta, dice Mouseler, anche al ruolo dominante che l’intelligenza artificiale sta assumendo anche nel dibattito audiovisivo).

Così, dunque, i nuovi format puntano sul fattore umano, sulla normalità, anche se veicolata da social media e creator (come nel caso di Hub’s Life, creator che racconta sui social la sua vita con un lavoro dalle 9 alle 5). E, ancora, sui legami familiari, come in “Thank you and goodbye” (Belgio, Be-Entertainment), un home makeover dove giovani che stanno per lasciare il nido ristrutturano la casa dei genitori per ringraziarli. Oppure, in modo più drammatico, in Extracted (Usa, Fox Entertainment Global), dove 12 concorrenti devono sopravvivere in condizioni estreme, ma saranno i propri cari a decidere se farli proseguire per ottenere un premio o salvarli.

L’INVASIONE SOCIAL?

Ma i creator sono dappertutto, dopo Mr Beast su Prime Video, insomma, è come se si fosse aperta una “voragine”: la loro presenza permette di modulare il format su più piattaforme aumentando potenzialmente in maniera esponenziale l’engagement. Un esempio è “Calleja in space”, dove il presentatore Jesús Calleja ha raccontato il suo viaggio nello spazio grazie alla Blue Origin di Jeff Bezos. Il lancio è stato trasmesso in diretta su Telecinco in Spagna e su Prime Video a livello globale.

Foto: Getty Images/MIP London

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