Dopo l’annuncio del rilancio dell’offerta da parte di MFE-MediaForEurope, è arrivato il via libera informale da Monaco di Baviera, dove ha sede la tv tedesca, con parole di forte sostegno da parte del ministro bavarese per i media, Florian Herrmann (CSU). Intervistato da Reuters, Herrmann ha dichiarato che “l’aumento dell’offerta da parte di MFE per l’acquisizione di ulteriori azioni di ProSiebenSat.1 dimostra che si tratta di un’azienda molto interessante, con un grande potenziale per gli investitori”, aggiungendo che la Baviera è “una delle principali sedi per le imprese dei media” e che “valorizzare questo ruolo con un’integrazione transnazionale è coerente con gli obiettivi economici e culturali della regione”. Determinante, per il sostegno bavarese, il pacchetto di garanzie presentato da Cologno Monzese su temi sensibili come pluralismo dell’informazione, indipendenza editoriale e occupazione. Herrmann ha evidenziato che “la tutela dell’identità nazionale, della libertà dei contenuti e dei posti di lavoro è un pilastro della politica mediatica bavarese”. La decisione tecnica sul via libera spetta alla Bayerische Landeszentrale für neue Medien (BLM), autorità indipendente che dovrà valutare la compatibilità dell’operazione con il diritto tedesco dei media.
Il rilancio ufficializzato lunedì 28 luglio da MFE prevede 8,1 euro per azione, di cui 4,48 euro in contanti e il resto in azioni di categoria A. Con questa mossa, MFE supera l’offerta dei cechi di PPF Group (7 euro ad azione), che detengono già il 15% della società tedesca e puntano a salire al 29,9%. Tuttavia, secondo fonti finanziarie citate da Reuters e Handelsblatt, non è escluso che PPF decida di pareggiare l’offerta o di cercare un’intesa con MFE, diventando socio di minoranza nella nuova entità europea. Attualmente MFE è il primo azionista con il 30,2% di ProSieben, ma per rafforzare il controllo e portare a termine il progetto industriale serve una partecipazione più ampia, anche se non totale. MFE ha chiarito che non intende lanciare un’Opa obbligatoria né acquisire il 100% della società, ma costruire un polo televisivo con sinergie editoriali e commerciali su scala europea.
Il prossimo snodo cruciale sarà a settembre, con l’incontro tra Pier Silvio Berlusconi e il Ministro di Stato per la Cultura tedesco Wolfram Weimer, decisivo per l’ottenimento dell’approvazione federale da parte del governo centrale. L’offerta, in scadenza il 13 agosto, sarà riaperta per ulteriori due settimane per consentire agli azionisti di valutare le ultime condizioni. Intanto, domani (31 luglio) ProSieben pubblicherà i risultati del semestre, attesi ancora in calo. A maggio l’amministratore delegato Bert Habets aveva annunciato un piano straordinario di riduzione dei costi con circa 450 uscite volontarie, segnale di un gruppo in difficoltà operativa ma al centro di una partita industriale strategica per il futuro del mercato media europeo.
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